venerdì 13 novembre 2015

RIPOSTO


RIPOSTO Il vento intrecciò una ghirlanda di anemoni e la depose ai suoi piedi. Egli, Mongibello, scosse il capo di neve, terribile, in assenso. E fu stupore di stelle la notte. Poi fumò la sua pipa eterna, incantato fino all'alba: era l'estate calda, arieggiava chiare nuvole il cielo...
E tu nascevi al respiro dell'onda più azzurra. Nascevi terra di velieri, di paranze e di speranze, di indomiti nocchieri giramondo. Fu l'amore del Mostro a volerti così, con la grazia stizzosa d'una fanciulla che gioca con la spuma del mare.

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