RIPOSTO
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Il vento intrecciò una ghirlanda di anemoni e la depose ai suoi
piedi. Egli, Mongibello, scosse il capo di neve, terribile, in
assenso. E fu stupore di stelle la notte. Poi fumò la sua pipa
eterna, incantato fino all'alba: era l'estate calda, arieggiava
chiare nuvole il cielo...
E
tu nascevi al respiro dell'onda più azzurra. Nascevi terra di
velieri, di paranze e di speranze, di indomiti nocchieri giramondo.
Fu l'amore del Mostro a volerti così, con la grazia stizzosa d'una
fanciulla che gioca con la spuma del mare.
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